Una luna in casa dodici. Senza quella pelle starai meglio. Al fresco.

 

Sapete, in questa apparente inerzia, pensavo a quanto sono cresciuta. Paradossalmente, sto fluendo con la situazione, e mi sto dedicando al mio libro.

La "vecchia me" avrebbe fatto di tutto per mantenere il controllo.

 

Oggi mi ritengo fortunata: ho una bambina di quattro anni, e prima di lei mi sono goduta la vita. Ho un bagaglio di esperienze pieno — a volte lo sento pesante da portare, ma è pur sempre mio.

 

Lavoro da quando avevo 16 anni. Studiavo, mi prendevo cura di mia sorella, ho ballato, viaggiato mezza Italia per lavoro. Non so se ne ho già parlato, ma ho lavorato per Save the Children, Telethon, UNHCR… esperienze che mi hanno portato a conoscere gran parte del Centro Italia e alcune città del Nord. Un lavoraccio, certo, ma le persone incontrate e le esperienze vissute ripagavano la precarietà.

 

Ho visto le isole greche, quasi mezza Europa. Sono stata negli Stati Uniti e ho toccato con mano il consumismo e il capitalismo. In Sud America ho visto l’umiltà vestita di povertà.

 

Ho vissuto all’estero, realizzando uno dei miei sogni più grandi: vedevo il tramonto da casa mia, vivevo in bicicletta e ciabatte. Mia figlia frequentava una scuola eccellente.

 

E oggi, mi guardo intorno e non scambierei la mia vita con nessuno.

Non con chi è stata — o è ancora — in una relazione fin dall’adolescenza, e non ha mai avuto modo di scoprire davvero chi è, perché si è sempre definita in relazione a qualcun altro.

Alcune di loro devono ancora conoscersi, altre forse non lo faranno mai.

Non la scambierei nemmeno con chi ha seguito alla lettera un copione perfetto, dettato dalla società.

E nemmeno con chi, a 45 anni si separa o divorzia, si scopre ancora bambina e la figlia adolescente la vede "cresciuta". 

 

Sono certa che tra cinque anni mi guarderò indietro e capirò il senso di questo flusso.

 

Una cosa che ho imparato vivendo all’estero è questa: a volte, prestare attenzione ai segnali e alle circostanze che la vita ti mette davanti è il modo migliore per capire qual è la strada da percorrere.

 

Una Luna in casa 12…

Sarà il mio obiettivo per il 2025/2026: partorire 2.790 x 52 cm di amore sarà stato difficile, ma questo sarà come strapparmi via l’ultima cappa di pelle.

 

A quella vecchia me devo eterna gratitudine e devozione. Che forte che sei stata, hai resistito, intimorito e vinto. Mentre gli altri pensavano di star a giocare a scacchi, tu sapevi che si giocava a Dama. Adesso puoi stare ferma. 

Adesso puoi riposare. 

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