"Ciò che ti appartiene, nessuno te lo può togliere.
Semplicemente perché è tuo. E Dio lo protegge."
Nella mia vita, con la mia relazione con Amarezza e la mia esperienza in Spagna, ho sentito tutto il peso di questa affermazione.
La vita ti parla, e a volte lo fa distruggendo ciò che hai costruito.
Ti mostra ciò che non è tuo, che non è la tua strada, smantellando i tuoi progetti più cari. Se ami qualcuno che non ti è destinato, lo perderai. E più ti aggrapperai a quell’amore, che in realtà parla di mancanza, meno esso ti ispirerà. Ti rallenterà. Ti spegnerà. Non evolverai perché costruisci l' altro e non te.
Ma se sai osservarti, anche da questo saprai imparare.
Perché la vita — il caso — o forse la tua stessa anima che manifesta —
ti conduce esattamente dove devi essere.
Ti mostra la via. Ti svela dove evolvere.
Senti il richiamo.
Ti guida, passo dopo passo,
verso la versione più piena, più vera, più tua.
Il te che sei destinato ad essere.
Il piano che Dio ha per te, ti sconvolgerà ma ti riempirà.
E allora, ricorda:
"Dio non sta tardando.
Sta soltanto aspettando che tu sia pronto."
Sii in pace, sapendolo.
Godi del processo che ti costruisce.
E soprattutto, gioisci.
Perché questa, miei cari,
è la più alta protezione che esista.
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