Tra dolore e valigie

Tra vestiti piegati, valigie e borse, sento tutto il peso di nove anni.

Della nostra storia che non finiva mai di finire.

Ti ho trattenuto. Mi hai trattenuta. A lungo. Troppo.

 

Ci ho messo tanto ad ammettere a me stessa qualcosa che, per molti, forse era chiaro fin dall'inizio.

 

Ieri ho parlato con il cuore in mano.

Ti ho chiesto di non odiarmi.

Ti ho detto che le nostre strade, in fondo, si erano separate già da un po’.

 

Certe cose vanno dette con amore.

È l’amore, alla fine, che mi porta a fare quello che sto facendo.

 

Faccio le valigie senza rabbia, senza delusione. Solo consapevolezza.

Mi dispiace il dolore che ti causo.

Se potessi, lo strapperei via da te per portarlo con me.

Ma ti serve.

 

Ti apprezzo.

Sono fiera di te, dei tuoi cambiamenti, dell’uomo che sei diventato.

E ti ho detto grazie.

 

Sono migliorata tanto anche io.

 

“Si può risolvere”, mi hai detto.

Ti ho sorriso, ma solo a metà.

“No,” ho pensato. “Non si può.”

 

Non voglio che tu ti senta un problema.

E neanche io voglio sentirmi così.

 

Grazie per questi nove anni.

Grazie per nostra figlia.

 

Buona vita.

E credimi: sarò felice, davvero felice, quando tu ti rifarai una vita.

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