
Il Giorno 0
Per tutti, prima o poi, presto o tardi, c’è un istante in cui tutto si azzera.
Né inizio né fine. È "solo" il giorno 0.
Sapevate che in matematica lo zero è un numero particolare?
Nel tempo ha affascinato e spaventato...
Il “nulla” inquietava filosofi e matematici, eppure è diventato il confine perfetto: separa il positivo dal negativo, i più dai meno.
A me piace chiamarlo il numero limbo,
il numero che rappresenta un magma di materia grezza, senza forma ma con forze infinite.
E lì, in quel limbo, hai due strade:
osservare i “meno” o muoverti verso i “più”.
Dal nulla possono nascere infinite possibilità numeriche.
Magari hai aggiunto, e la vita ha tolto… e ti ritrovi di nuovo a zero.
Sembra vuoto, ma è terreno fertile.
Oppure hai tolto tanto, senza aspettarti nulla…
e la vita ti apre la porta per aggiungere ancora di più.
Mi piace vederlo come un re-indirizzamento.
Immagina di trovarlo tra le mani:
un piccolo cerchio, leggero come l’aria e pesante come il futuro che ti appartiene.
Dentro, miliardi di combinazioni possibili.
Sei tu a darne grandezza e valore.
Il giorno 0 non è il momento di guardare solo ciò che manca,
ma di sentire tutto ciò che può ancora arrivare.
Perché in quell’attimo raro, sospeso tra due segni, c’è la libertà di scegliere con lucidità, la capacità di vedere mille direzioni.
E alla fine, aggiungere o togliere…
lo puoi fare solo tu.
Prenditi la responsabilità e goditelo.
Benvenuto nel giorno 0.
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