Colmando

Rallenti e sospiri, perché?

Pensando, o sentendo, chissà cosa.

Aspettandoti, o aspettandomi,

Ma io vorrei sentirti, e sentirmi.

 

C’è una melodia che viene,

dal mio satiro a me,

vibrante e inebriante,

come nelle storie.

 

Quasi vorrei sapere,

e chiederti,

sapere lucidamente,

cosa vorresti,

se hai bisogno di qualcosa,

se qualcosa ti pesa,

se di me hai urgenza.

 

Parlami di più,

avvisami di più,

abbracciami con la mente,

baciami con la mente.

 

Spiegami,

che temo la mia sordità.

Capisco, ma mi domando se

capisco davvero.

Se la comprensione mia

abbia un velo che illude.

 

Ma ad oggi ti dedico questo,

momento di ispirazione,

in cui, pensandoti,

riesco quasi ad abbracciarti.

 

 

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